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giovedì 26 luglio 2012

Sangue in Garibaldi




Era un sorvegliato speciale, il 44enne che è stato assassinato in piazza Garibaldi a Nettuno.Sette colpi di pistola calibro 9 contro Modestino Pellino,  luogotenente del clan camorristico Moccia, che passeggiava in piazza Garibaldi. Uno di questi lo ha raggiunto alla schiena
L'uomo, arrestato nel 2010 e sorvegliato speciale è stato trovato riverso a terra con ancora l'ombrello in mano sul marciapiede della piazza nettunese in una pozza di sangue. Sul posto sono intervenuti tempestivamente 118 e polizia. Alcuni testimoni hanno visto allontanarsi un uomo alto circa 170cm con maglia nera, jeans corto strappato e un cappello nero lungo via Bainsizza. All'arrivo dei sanitari l'uomo respirava ancora, ma le sue condizioni sono apparse subito critiche ed è deceduto pochi minuti dopo. Pellino nel 2008 era stato proposto per l'inserimento tra i cento criminali più pericolosi d'Italia
L'uomo viveva proprio nelle vicinanze della piazza con la moglie e i figli adolescenti. Pellino era originario di Afragola, in Campania, da qualche mese viveva a Nettuno: ogni sera doveva rientrare alle 21 e non poteva uscire prima della 7 del mattino. Si è trattata di una vera e propria esecuzione. Era fermo, aveva appena cominciato a piovere ed aveva aperto da pochi istanti l'ombrello, quando, intorno alle 17,30 si è avvicinato un uomo sui trent’anni, vestito di nero che ha sparato e si è allontanato in tutta fretta lungo via Bainsizza dove lo aspettava un complice in motorino. Secondo le testimonianze il killer indossava un cappello con visiera, pantaloncini e maglietta nera. "Aveva la pistola poggiata al petto" - ha raccontato una testimone. Gli agenti del Commissariato di Anzio e Nettuno si sono subito messi alla ricerca del killer, mentre la Scientifica ha accertato che i colpi esplosi sono stati sette: cinque hanno ferito a morte Pellino, mentre uno si è conficcato nel faro di una Punto parcheggiata nelle vicinanze ed un altro ancora ha colpito il muro di un’abitazione al civico 43 di via XXIV Maggio. Gli investigatori hanno ascoltato la moglie di Pellino, che non ha saputo dire, però, se suo marito avesse appuntamento con qualcuno. Si stanno, quindi, effettuando indagini sulle frequentazioni di Modestino Pellino, che era uno dei luogotenenti fra i più pericolosi e di spicco del clan Moccia attivo nella zona di Afragola. Qui l'uomo gestiva numerose attività illecite tra cui estorsioni, droga e armi. Nel periodo in cui Pellino era stato latitante, infatti,  era stato proposto per l’inserimento tra i cento ricercati più pericolosi. Poi l'arresto effettuato dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna avvenuto nel 2010.

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